Meditazione #9: Il Rumore, il Silenzio e le Parole
di Mario Baldoni e Marina Mazzanti
C’è il rumore che copre i sentimenti.
C’è troppo rumore e chiacchiericcio che impedisce di pensare, di ascoltare, di essere con se stessi.
Perché abbiamo perso la parola “raccoglimento” che significa “stare con se stessi”…raccogliersi in una urna d’acqua, come Ungaretti, durante la prima guerra.
C’è silenzio necessario per vivere: per ascoltarsi l’un l’altro e per ascoltare e poter sentire noi stessi.
C’è un silenzio di gioia, di corrispondenza di sentire, c’è un silenzio di “beatitudine”.
E c’è un silenzio pesante, pesantissimo, come nelle famiglie davanti alla TV, come nello stare insieme senza intendersi, come nel non capirsi od odiarsi!
Ci sono poi parole superflue e vaniloquio, parlare di niente…gossip: il mondo della pura apparenza rispetto alla ricerca della Verità dell’Essere e del Sentire.
Ritroviamo noi stessi nel silenzio, nella lettura silente, accanto ad un albero, guardando un tramonto, ascoltando musica, stando semplicemente nella …vibrazione.
C’è rumore che è ormai insopportabile per tutti.
C’è ormai la difficoltà dello stare, specie per molti giovani.
Ci sono parole necessarie indispensabili per capirsi, per parlarsi, per uscire dai cosmi autoreferenziali assordanti della comunicazione senza messaggi, senza valori, di fronte ai quali il nulla del Silenzio è Oro.
Spiegaci la parola.
Ed egli rispose, dicendo:
Voi parlate quando non siete più in pace con i vostri pensieri;
e vivete con le labbra quando non è più rifugio la solitudine del cuore,
e il suono è uno svago e un passatempo.
In molte parole il vostro pensiero è ucciso.
Poi che il pensiero è un lieve uccello,
che può spiegare, si le ali in una gabbia di parole, ma non potrà volare.
Tra voi vi sono quelli che per non stare soli cercano gli uomini loquaci.
Il silenzio della solitudine scopre la loro nudità, e vorrebbero fuggirla.
E vi sono quelli che parlano di verità incomprese a loro stessi con parole ignoranti e imponderate.
E quelli invece hanno in sé la verità, ma non la esprimono in parole.
Nel loro petto lo spirito dimora in un armonico silenzio.
Da “il Profeta” di Gibran Kahlil Gibran