Buon Autunno
di Marina Mazzanti
La pioggia è forte ed è buio ma le stanze della casa vengono a tratti inondate da lampi di luce.
C’è silenzio.
Oggi 26 settembre 2021, dopo la giornata su Dante Alighieri che conclude questo ciclo estivo di incontri, desidero ringraziare (in ordine cronologico, da maggio a settembre):
Matthias Canapini, Silvio Castiglioni e Georgia Galanti, Maurizio Stupiggia, Norbert Lanschner, Catello Manfuso, Michele La Paglia, Catello Manfuso, Franca Mancinelli e Tamar Hayduke, Benedetta Berloni e Sara Lorenzini, Anna Maria Lentini, Paolo Bartolini, Filippo Caramazza, Catello Manfuso, Giulio Fontò , Gilberto Gori, Daniela Pavoletti e Simonetta Ligi per la loro presenza e notevole competenza, nelle diverse aree del sapere.
Grazie a tutti i partecipanti che ci hanno arricchito con i loro interventi.
Lasciatemi ringraziare in modo particolare Debora Fausto Gilberto Leo Monica Patrizia Serena Simone che con noi portano avanti il progetto di questa casa, lo pensano, lo meditano, lo dialogano assieme a noi e lo condividono, come condividono la mensa e poi Daniela, Claudia, Chiara e Massimo che, quando possono, ci sono.
Ma ringraziare desidero mio marito Mario per la sua competenza, passione, sofferenza che è anche speranza, per la storia e l’orientamento di questo pianeta che tanto amiamo .
L’estate è finita.
Non so che cosa accadrà e quali eventi la casa porterà avanti.
Di sicuro, con modalità diverse, la ricerca, lo studio, la meditazione, il silenzio, la condivisione andranno avanti.
Grazie a tutti e buon autunno con le parole del Maestro Aivanhov :
“E’ l’autunno l’epoca dei frutti maturi che vengono raccolti; quanto ai semi questi vengono selezionati per essere mangiati, oppure ben conservati per essere più tardi seminati affinchè il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita, che avviene nella natura, non riguarda unicamente la vegetazione: riguarda anche l’essere umano. L’autunno infatti è il momento di quella separazione di cui parla Hermes Trismegisto nella Tavola di smeraldo
< Separerai il sottile dal denso con grande industria>
ossia con grande CURA. Separare il sottile dal denso significa separare lo spirituale dal materiale. Ecco perché l’iniziato che partecipa con tutto il suo spirito al lavoro di tutta la natura, sa che è venuto il momento di lasciar morire la materia oscura che ancora rimane in lui, in modo da liberare la vera vita”.