Il seme rappresenta l’eternità
Una volta un saggio indiano e maestro spirituale chiese al suo allievo di andare a cercare il più piccolo seme della terra. L’allievo si addentrò nella foresta analizzando semi di ogni genere. Alla fine trovò un baniano. Raccolse un fico pieno di semi. Tornò dal maestro e disse: “Questo è il seme più piccolo che ho trovato. E’ talmente piccolo che per vederlo servirebbe una lente d’ingrandimento!”.
Il maestro disse: “Questo è un seme di qualità superiore: Puoi frantumarlo?”.
“Si posso farlo” disse l’allievo.
“Cosa c’è dentro?” Chiese il Maestro.
“Non vedo nulla al suo interno” rispose l’allievo.
“Questo seme minuscolo, il più piccolo di tutti i semi, contiene nondimeno uno degli alberi più grandi del mondo, il baniano, l’albero dai mille rami che alimenta, sostiene e nutre ogni vita, l’albero che produce frutti pieni di semi per creare altri alberi. Questo piccolo seme è la base dell’albero della vita e della conoscenza.
Medita su questo seme e sarai illuminato” proseguì il Maestro.
“Il Buddha si sedette sotto un baniano e fu illuminato […] Il seme del baniano, come tutti i semi contiene il sogno dell’universo. Riesci a contare e a contemplare il numero di alberi contenuti in un singolo seme di baniano? Quest’unico seme rappresenta l’eternità” disse il maestro.
Gesù Cristo usò la metafora del seme di senape come base per i suoi insegnamenti spirituali.
I discepoli domandarono a Gesù: “Dicci, com’è il Regno dei Cieli?”.
Gesù rispose:” E’ come un seme di senape, più piccolo di tutti gli altri semi, ma quando cade sulla terra coltivata produce un grande albero e diventa un rifugio per tutti gli uccelli del cielo”.
Satish Kumar dalla prefazione a “Semi di libertà” di Vandana Shiva