Di: redazione1
13 Agosto 2022
Riflessioni di una serata speciale
di Patrizia Sabatini
In un splendida serata estiva, è stato presentato un libro di Matthias Canapini, IL GIOCO DELL’OCA /quaderni di frontiera, e la relativa esperienza dello stesso, seguendo le rotte dei migranti.
“Un’umanità in transito”, scrive…come lo siamo noi ho pensato…!
Ognuno di noi, credo, ad un certo punto della vita, si trova simbolicamente davanti a quel muro di confine: in tanti, troppi affrontano nella realtà, un cammino lungo e doloroso in cerca di un nuovo posto per vivere, per risorgere, per difendere la propria dignità ed il diritto ad una esistenza normale, ad un nuovo inizio per sé e la propria famiglia.
Tutto cambia in un attimo e si perde tutto, ritrovandosi a camminare come in una lunga carovana, con lo sguardo semplice di chi non si pone domande, perché scelte non ce ne sono, ci si può permettere solo di avere un po’ di speranza, solo un po’, per fare quel passo in più per avvicinarsi alla frontiera di un nuovo paese, sperando di superare lo sbarramento che si sposta di volta in volta, sempre più lontano…!
E’ arrivata di notte la riflessione, in quel lasciarsi andare prima del sonno, dopo l’emozione dei racconti e la semplicità con cui si è svuotato, un sacco pieno di esperienza e forse difficile da portare sulle spalle di un ragazzo così giovane.
Anche noi abbiamo le nostre frontiere da raggiungere e superare: sono quelle interiori le più dolorose e a volte drammatiche, difficili da affrontare per un viaggio complesso e che è tutto dentro di noi, verso un’evoluzione cui la nostra coscienza costantemente ci chiama, ponendoci ostacoli più o meno ardui da superare.
Quante sono le nostre frontiere…il nemico è al di là che ci aspetta per sabotarci, per rimandarci indietro, che sia attraverso la paura o il dolore di guardare ciò che fa male.
Ci siamo dimenticati di Noi, di chi siamo veramente ed erigiamo muri per scappare dalla nostra infinita bellezza che non vediamo più, perché il “Nemico” un giorno ci ha avvolto nell’ombra ed abbiamo pensato fosse l’unico posto dove abitare…
Siamo come diamanti… La Luce ci ha scolpito un tempo come un fulgore, forgiando tutte le nostre sfaccettature; lì…risiede la nostra unicità, la nostra personale magia, il nostro intuito e tutti i talenti inesplorati, ma soprattutto, tutte le risposte riguardanti il senso della nostra vita.
La nostra anima lo sa prima di noi ed il nostro cuore si intrappola spesso nelle maglie dei nostri stessi limiti, schemi, paure, creando oceani opachi in cui la Luce non riesce a filtrare e separandoci sempre di più gli uni agli altri, perdendo quella connessione squisitamente umana che ci fa sentire fratelli e compagni di viaggio.
Ci vuole coraggio per guardarsi cosi scomposti e soli, le nostre “sicurezze” buttate all’aria come coriandoli, in una confusione che ci rende smarriti.
Ma siamo Noi!!!!…Ben più del nostro corpo, dei nostri stati d’animo, dei nostri pensieri.
Abbiamo frontiere da abbattere, da soli o meglio, con qualcuno che ci tiene la mano, mentre a volte sentiamo i confini che si allontanano…
Il Tiranno è là, pronto a colpirci, a rimandarci indietro, a sabotare la forza che abbiamo raccolto, con audacia, determinazione e infinita pazienza, buttandoci addosso tutta la nostra paura e mancanza di amore…
Ne faremo un manto in cui riposare e ritrovare nuova linfa vitale; abbiamo con noi la forza della ricerca della verità e la ricchezza di tutta la consapevolezza raccolta in un’esistenza…
Infine la bellezza di tutti i visi che incrociamo e con cui condividiamo ciò che abbiamo: fame di sguardi accesi, di riconoscimento, di gentilezza data a piene mani, di percorsi comuni intrecciati per strada.
Se lo guarderemo negli occhi e a cuore aperto, il dolore diventerà più dolce e meno affamato ed il Tiranno si farà da parte…
Oh…supereremo la frontiera…
“Un’umanità in transito”, scrive…come lo siamo noi ho pensato…!
Ognuno di noi, credo, ad un certo punto della vita, si trova simbolicamente davanti a quel muro di confine: in tanti, troppi affrontano nella realtà, un cammino lungo e doloroso in cerca di un nuovo posto per vivere, per risorgere, per difendere la propria dignità ed il diritto ad una esistenza normale, ad un nuovo inizio per sé e la propria famiglia.
Tutto cambia in un attimo e si perde tutto, ritrovandosi a camminare come in una lunga carovana, con lo sguardo semplice di chi non si pone domande, perché scelte non ce ne sono, ci si può permettere solo di avere un po’ di speranza, solo un po’, per fare quel passo in più per avvicinarsi alla frontiera di un nuovo paese, sperando di superare lo sbarramento che si sposta di volta in volta, sempre più lontano…!
E’ arrivata di notte la riflessione, in quel lasciarsi andare prima del sonno, dopo l’emozione dei racconti e la semplicità con cui si è svuotato, un sacco pieno di esperienza e forse difficile da portare sulle spalle di un ragazzo così giovane.
Anche noi abbiamo le nostre frontiere da raggiungere e superare: sono quelle interiori le più dolorose e a volte drammatiche, difficili da affrontare per un viaggio complesso e che è tutto dentro di noi, verso un’evoluzione cui la nostra coscienza costantemente ci chiama, ponendoci ostacoli più o meno ardui da superare.
Quante sono le nostre frontiere…il nemico è al di là che ci aspetta per sabotarci, per rimandarci indietro, che sia attraverso la paura o il dolore di guardare ciò che fa male.
Ci siamo dimenticati di Noi, di chi siamo veramente ed erigiamo muri per scappare dalla nostra infinita bellezza che non vediamo più, perché il “Nemico” un giorno ci ha avvolto nell’ombra ed abbiamo pensato fosse l’unico posto dove abitare…
Siamo come diamanti… La Luce ci ha scolpito un tempo come un fulgore, forgiando tutte le nostre sfaccettature; lì…risiede la nostra unicità, la nostra personale magia, il nostro intuito e tutti i talenti inesplorati, ma soprattutto, tutte le risposte riguardanti il senso della nostra vita.
La nostra anima lo sa prima di noi ed il nostro cuore si intrappola spesso nelle maglie dei nostri stessi limiti, schemi, paure, creando oceani opachi in cui la Luce non riesce a filtrare e separandoci sempre di più gli uni agli altri, perdendo quella connessione squisitamente umana che ci fa sentire fratelli e compagni di viaggio.
Ci vuole coraggio per guardarsi cosi scomposti e soli, le nostre “sicurezze” buttate all’aria come coriandoli, in una confusione che ci rende smarriti.
Ma siamo Noi!!!!…Ben più del nostro corpo, dei nostri stati d’animo, dei nostri pensieri.
Abbiamo frontiere da abbattere, da soli o meglio, con qualcuno che ci tiene la mano, mentre a volte sentiamo i confini che si allontanano…
Il Tiranno è là, pronto a colpirci, a rimandarci indietro, a sabotare la forza che abbiamo raccolto, con audacia, determinazione e infinita pazienza, buttandoci addosso tutta la nostra paura e mancanza di amore…
Ne faremo un manto in cui riposare e ritrovare nuova linfa vitale; abbiamo con noi la forza della ricerca della verità e la ricchezza di tutta la consapevolezza raccolta in un’esistenza…
Infine la bellezza di tutti i visi che incrociamo e con cui condividiamo ciò che abbiamo: fame di sguardi accesi, di riconoscimento, di gentilezza data a piene mani, di percorsi comuni intrecciati per strada.
Se lo guarderemo negli occhi e a cuore aperto, il dolore diventerà più dolce e meno affamato ed il Tiranno si farà da parte…
Oh…supereremo la frontiera…
…Non si può spegnere la Luce quando torna a brillare!