Il percorso danzato
di Francesca Muretto
In pace, nel mio posto, grata, in armonia, connessa, viva, questo il sentire espresso da ognuno alla fine del percorso [percorso sensoriale riaperto sabato 14 maggio alla Casa dell’Ecologia Umana n.d.r.] , e che ho fatto mio.
Le danze che ci hanno accompagnato, sono state capaci, con il loro ritmo ancestrale, di farci perdere i nostri riferimenti, di lasciarci andare ai passi su cui abbiamo anche inciampato, al sole che ci scaldava il viso, al vento che ci scompigliava i capelli, e alle mani che davano e ricevevano in un flusso continuo. Ma un punto fermo c’era, ed era la luna quasi piena, custode del cielo e delle acque, e sempre portatrice di materna pienezza.
Un senso di sacralità personale e profonda, di connessione a quel senso del divino che ognuno custodisce dentro di sé.
Il silenzio, sempre compagno prezioso per ascoltarci dentro, per pulire i pensieri e lasciarci sorprendere dallo sguardo. E così, con questo invito è iniziato il cammino attraverso l’uliveto, la selva oscura dei nostri abissi e delle nostre verità, da fare germogliare e da custodire dentro di noi, come radice preziosa per rinnovarci e trasformarci.
Lo sguardo mi si è posato spesso su quelle torri di sassi, in incredibile equilibrio l’uno sull’altro, che mi hanno comunicato il senso del possibile e del realizzabile, tutte le volte che Sto, che trovo il centro del mio equilibrio.
Mi ha rapito la danza E MALAMA:
“prendiamoci cura del sacro suolo,
la terra,
in modo buono e giusto,
così sia,
terra e cielo,
mare e pietra,
teniamo questa terra nella sacralità”
…e quel prenderci cura della terra, con il gesto di disegnarne il contorno, si è trasformato in un accarezzare me stessa, in un gesto che è stato uno sguardo di tenerezza e di presenza verso di me, seguito da quello dell’accogliere la rotondità della terra, di sentirne il movimento come quello della vita e del suo fluire continuo.
Rifare quella danza proprio nel punto da cui eravamo partiti, ha illuminato di consapevolezza il percorso interiore fatto, partita senza sapere cosa mi aspettava, e arrivata alla fine per conoscere solo in quel momento il punto di partenza. Ma questa è la vita stessa, quando la guardo con stupore e gratitudine.
A così la danza continua……
“Voglio andare ad esplorare questo mondo intorno a me
ed ho voglia di scoprire tutto quanto quel che c’è.
Voglio andare ad esplorare questo mondo anche più in là
ed ho voglia di scoprire l’aldilà dell’aldilà.
Voglio andare ad esplorare questo mondo dentro me
ed ho voglia di incontrare ombra luce quel che c’è”
grazie
Francesca
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Bellissime parole. Sono d’accordo: veramente la danza “E malama” ti rapisce! Grazie Francesca